Il Cimitero delle Fontanelle
La storia delle ‘capuzzelle’ di Napoli
Il cimitero delle Fontanelle è il luogo in cui possiamo toccare con mano il rapporto del popolo napoletano con la morte, dove sacro e profano convivono dando vita al culto delle anime pezzentelle.
Situato nel cuore del Rione Sanità, in un’antica cava di tufo, accoglie oltre 40.000 resti di persone per lo più teschi vittime dell’epidemie di peste del 1656 e di colera del 1836.
Il cimitero fu abbandonato sino al 1872 quando, su iniziativa del parroco di Materdei Don Gaetano Barbati e di alcune popolane, le ossa vennero sistemate nello stato attuale secondo il seguente criterio: nella “navata dei preti” furono sistemate le ossa di coloro che provenivano dalle parrocchie e dalle congreghe; nella “navata degli appestati” troviamo coloro che morirono per gravi malattie e nella “navata dei pezzentelli” furono organizzate le ossa della gente povera.
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